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AN N UARIO 2015/2016 DALLE PERSONE ALLE COSE: il futuro è nella connessione 21 fi tta, questo dato crescerà di un fattore in quanto tempo cambierà l’industria? A miliardo, portandosi all’impressionante mio parere, è già nei prossimi due anni unità di misura del brontobyte (un 10 tutto cambierà”. E già si parla, a Pulire 2.1, con esponente 27: impossibile anche di “pulizia 4.0… immaginarlo). Monetizzando, si parla di un volume di 6mila miliardi di dollari che Sempre più numerosi, verrà raggiunto tra 5 o 10 anni al massimo. sempre più connessi E non si tratta semplicemente di un sim- Simon Chen, è partito da un dato de- patico mondo di gadget: l’Internet delle mografi co: “Dall’inizio dei processi di cose è qualcosa di serio, e lo prova il fatto industrializzazione – ha detto Chen – la che, dall’anno scorso, un colosso come popolazione mondiale, che allora si aggi- General Electric ha iniziato a lavorare al rava sul miliardo di individui, è circa sestu- Consorzio Industriale di Internet insieme plicata. Con una domanda di pulizia che è a partner del calibro di AT & T, Cisco, esplosa, perché tutti gli ambienti pubblici IBM e Intel. Una sfi da che richiede nuove e privati richiedono pulizia. Tutto questo competenze e abilità, nuovi modelli deci- in un contesto in cui la gestione delle sionali e operativi, ma anche nuove abilità risorse umane è sempre più complicata, il tecniche”. Quali potranno essere, alla luce lavoro sempre più costoso, i fi nanziamenti di tutto ciò, i vantaggi per il settore del più onerosi. Tutti problemi a cui l’internet cleaning? “Ad esempio miglioramenti nel delle cose può assicurare una soluzione: servizio per le macchine, grazie alla pos- ad esempio attraverso il monitoraggio sibilità di scambiare in tempo reale dati costante di certe operazioni da remoto, il per assistenza, interventi di manutenzione miglioramento dell’e cienza del lavoro, e e così via, o anche nell’innovazione, con naturalmente quello gestionale”. Chen ha soluzioni sempre più all’avanguardia. E’ poi sottolineato l’importanza di alcune chiaro che in uno scenario come questo innovazioni tecnologiche, come le nuove tutti potranno trarne vantaggi, a patto, batterie al litio con tecnologia Internet naturalmente, che si sviluppino le com- of Things, una soluzione green, leggera, petenze richieste. compatta, dalla vita lunga (fi no ai 2mila cicli). Buone opportunità dall’IoT possono Parola d’ordine: venire anche per il noleggio, una formula Internet delle cose! di acquisizione che sta prendendo molto Quali sono le parole d’ordine di oggi? piede anche in Europa, e in Italia (vedi a Asch non ha dubbi: “Nanotecnologie e tale proposito l’articolo sull’evento Afi - miniaturizzazione, nuovi materiali, nuove dampCom del 21 maggio). batterie, biotecnologie, big data, roboti- ca. E, naturalmente, la nuova industria 4.0 L’opportunità tecnologica e… l’internet of things!”. Poi ha continuato Dopo aver presentato la realtà di Injenia, coi dati, facendo rilevare come, ad oggi, nella “top eight” dei più performanti nel mondo ci sono circa 12 miliardi di partner di Google in Europa, Ba etti dispositivi mobili intelligenti, circa 1,7 ha analizzato lo stato dell’arte della rete per ciascuno di noi. E nel 2020, questo delle cose nel mondo di tutti i giorni: tv, numero sarà triplicato. “Per quanto ri- droni, occhiali intelligenti, macchinari guarda il nostro settore, il futuro è la per applicazioni industriali, apparecchi building intelligence che comunica con di vario genere: tutto, ormai, funziona il cleaning: dicendo, ad esempio, quando in modo costantemente collegato, con un pavimento viene sporcato, quando in risparmi di vario genere, che vanno dal un hotel una stanza è stata usata, quando tempo alla gestione dei dati, estrema- un ambiente è stato sporcato e quindi mente semplifi cata grazie al dialogo fra le va pulito”. Sì, tutto bello, ma il mercato cose. “Oltretutto i costi della tecnologia è pronto? “Per alcuni clienti si può dire sono in calo, mentre è più accessibile il di sì – ha detto Asch –. Altri sono molto business in questo settore, con modelli restii. La tecnologia c’è, la domanda è: più versatili e fl essibili”.
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